OKRs for Summer Vacation

Nel mese di dicembre 2019, la mia Azienda ha organizzato un WorkShop di introduzione ad OKRs, al quale – per questioni di opportunità – non mi è stato possibile partecipare.

Il corso è stato il preludio dello shift della metodologia di valutazione aziendale da un approccio soggettivo ad uno scientifico ed oggettivo.

Prima di arrivare a capire il legame tra OKRs e vacanze estive, proverò ad introdurre OKRs partendo dalle domande che mi sono posto quanto ne ho sentito parlare per la prima volta.

Che cosa sono gli OKRs?

OKR è l’acronimo inglese Objectives and Key Results. E’ una metodologia utilizzabile da un’organizzazione per creare un chiaro e ben definito allineamento tra obiettivi e risultati da raggiungere. OKR è applicabile ad un’intera azienda, ad un gruppo di lavoro, come ad un singolo individuo.

La paternità di OKR si deve all’ingegnere ungherese Andy Grove (Andrew Stephen Grove), tra i fondatori di Intel Corporation, come racconta John Doers nel libro Measure What Matters. Oggi molte aziende come Google, Spotify e Facebook usano questa metodologia.

Che cos’è un obiettivo?

Un OBIETTIVO è semplicemente COSA deve essere raggiunto, né più né meno.

Ogni obiettivo per definizione deve essere significativo, concreto, orientato all’azione e motivante. Quindi, l’obiettivo è dove vogliamo andare. Non fa altro che dare la direzione e indicare la meta.

Che cos’è un Key Result?

I KEY RESULTS analizzano, valutano e monitorano COME arriviamo all’obiettivo.

KRs efficaci sono: specifici (orientati al soddisfacimento dell’obiettivo), con scadenza, misurabili, verificabili e aggressivi ma realistici.

Alcuni esprimono il concetto della precedente frase affermando che i KRs dovrebbero essere SMART, dove SMART è il solito acronimo di Specific, Measurable, Achievable, Realistic and Time-bound.

Il mio manager Alessandro aggiunge sempre a quanto detto sopra che: “Un KR deve essere auto-contenuto (self-contained)”. Con questo intende sottolineare che nella definizione stessa del KR deve esserci scritto tutto ciò che serve per la sua misurazione, senza lasciare spazio ad alcun dubbio.

Per semplificare ancora ripropongo una frase di Marissa Mayer che riassume il concetto di KR in modo estremo, ma efficace: “Non è un KR a meno che non abbia un numero”.

Perchè usare OKR?

In un mondo ideale ogni azienda definisce gli OKRs aziendali e poi questi vengono declinati sulle business unit, sui team fino ad arrivare al singolo.

Questo modo di procedere fa si che gli obiettivi siano chiari, ben definiti e condivisi. OKRs ha un approccio collaborativo: ad ogni livello aziendale esiste un solo grado di libertà che è legato al come (how) raggiungere gli obiettivi, invece il cosa (what) è già definito.

La conseguenza immediata è l’allineamento a tutti i livelli sugli obiettivi e la crescita della delega. Infatti, per OKRs devono essere chiari obiettivi e priorità aziendali, ma è lasciata libertà sul come raggiungere gli obiettivi stessi.

OKRs prevede trasparenza totale, sicché obiettivi e key results devono essere pubblici ed accessibili all’interno dell’organizzazione.

Cosa c’entra OKR e le vacanze estive?

Leggendo il libro di Doerr, ho capito il potere di obiettivi e risultati chiave già dal primo capitolo: in particolare quando l’autore racconta della presentazione della metodologia fatta a Larry Page e Sergey Brin di Google. Da quel momento ho iniziato a scrivere OKRs per qualunque cosa.

I primi tentativi di scrivere OKRs sono stati per motivi di lavoro, ma non è stato un compito semplice e indolore. Il motivo principale delle mie difficoltà va ricercato nel fatto che il business non usa questa metodologia, di conseguenza gli obiettivi proposti erano molto vicini per granularità a dei task . Alla fine abbiamo trovato la formula giusta per definire al meglio i nostri OKRs.

In seguito, ho scritto OKRs per altri motivi professionali come un talk, un meeting e la stesura di un documento. Poi ho iniziato ad usare OKRs anche per motivi personali, tant’è vero che parte dei miei OKRs personali sono finiti all’interno di quelli aziendali.

In vista delle vacanze estive mi sono detto: “Perché non applicare OKRs anche alle ferie?”. Il mantra di OKR rimane ugualmente: “Ideas are easy. Execution is everything”. Ed ecco i miei OKRs estivi:

Obiettivo 1: Stop lavoro
KR 1.1 Non ricevere notifiche da Slack, Sentry, Jira, New Relic, Confluence, E-mail, Trello, Grafana e VPayment
KR 1.2 Inviare al massimo a 2 risposte a commenti/messaggi/e-mail aziendali in tutto il periodo di ferie
KR 1.3 Limitare lo screen time (mobile + desktop) ad un massimo di 50 minuti a settimana
KR 1.4 Non intervenire nelle cose del Team
Obiettivo 2: Mens sana in corpore sano
KR 2.1 Visitare almeno 3 nuove città, fare 2 escursioni in montagna e trascorrere 10 gg al mare
KR 2.2 Dedicare almeno 60 minuti al giorno all’attività fisica e perdere 4 Kg
KR 2.3 Mangiare la frutta tutti i giorni
KR 2.4 Leggere 3 libri, vedere almeno 30 video TED/TEDx e arricchire il vocabolario imparando 100 nuove parole
Obiettivo 3: Vita familiare
KR 3.1 …
KR 3.2 …
KR 3.3 …

Non entrerò nel merito del gli obiettivi che mi sono proposto, essi sono sono strettamente personali. Qualcuno potrebbe dire che alcuni dei miei OKRs non siano realmente sfidanti. Qualcun altro potrebbe vederli più come una mera lista di attività da fare. Entrambe le obiezioni sono errate. Gli obiettivi ambiziosi ed “esagerati” di cui parla la metodologia, anche chiamati stretch goals, devono portarci fuori dalla confort zone e farci raggiungere cose che prima non pensavamo di poter fare. Nel mio caso è proprio così!

Per l’obiettivo #3 non me la sono sentita di scrivere KRs, devo essere onesto. Ragione ed affetti non possono essere mischiati e non credo si possano pianificare i rapporti umani e familiari.

Utilizzare OKRs per le vacanze estive potrebbe sembrare un controsenso. In vacanza si pensa solo al relax, la pianificazione è quasi del tutto assente e il cervello è in stand-by. Conoscendo come ragiona la mia mente, per staccare dalla routine ho bisogno di pormi delle sfide, anche in vacanza. OKRs è lo strumento ideale per fare ciò, quindi perché non usarlo?

E’ ovvio che gli obiettivi scritti sopra sono solo un sottoinsieme di tutti gli obiettivi di un momento come le ferie, ma raggiungere il 100% dei KRs sopra è condizione necessaria, ma non sufficiente, di avere imboccato la strada giusta per lo svago, la spensieratezza e la tranquillità.

E tu cosa ne pensi? Sei pronto a scrivere i tuoi OKRs personali? Scriveresti anche tu gli OKRs della tua vacanza?

Se sei curioso di sapere alla fine come è andata, non dimenticare di visualizzare il report degli OKRs qui.

Bibliografia

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